Cronaca

Caldo e arresto cardiaco: un nesso diretto che ne aumenta l’incidenza

Una giovane di 23 anni, Ana Clara Benevides Machado, ha perso tragicamente la vita il 17 novembre, in attesa dell’inizio del concerto di Taylor Swift a Rio de Janeiro. Ana Clara, proveniente dallo Stato di Mato Grosso do Sul, aspettava sotto un caldo estremo, con temperature attorno ai 40 gradi, all’esterno dello stadio Nilton Santos. Poco prima che i cancelli si aprissero per l’evento, è collassata a causa di un arresto cardiorespiratorio, molto probabilmente indotto dalle condizioni climatiche avverse.

Nonostante sia stata prontamente soccorsa e trasportata all’ospedale Salgado Filho, non è stato possibile salvarla. La notizia della sua morte ha colpito profondamente la comunità dei fan e la stessa Taylor Swift, che ha espresso il suo dolore attraverso un messaggio commovente sui social media. La popstar ha manifestato il proprio cordoglio e la vicinanza ai familiari e agli amici di Ana Clara, sottolineando il dolore e lo shock per una perdita così inaspettata.

Durante il concerto, Swift ha fatto diverse pause per sollecitare la distribuzione di acqua tra il pubblico, dopo aver appreso che molti dei 60.000 presenti soffrivano a causa del caldo e che era stato impedito loro di portare acqua e ombrelli per proteggersi. Si riferisce che oltre mille persone sono svenute a causa delle temperature estreme.

La situazione ha attirato l’attenzione del ministro della Giustizia, Flavio Dino, che ha richiesto un’indagine da parte della polizia federale per chiarire le circostanze dell’accaduto, specialmente in relazione alle misure preventive adottate dagli organizzatori dell’evento. Questo tragico evento ha messo in luce le sfide e i rischi associati alla gestione della sicurezza e del benessere dei partecipanti in grandi eventi pubblici, soprattutto in condizioni di caldo estremo.

Sono reperibili online numerose altre notizie di cronca analoghe.

Il caldo può infatti, piò  influire sull’insorgere dell’arresto cardiaco in diversi modi:

  1. Disidratazione e squilibrio elettrolitico: Il calore intenso può portare a disidratazione e squilibrio elettrolitico, in particolare a bassi livelli di potassio e magnesio, che sono critici per il funzionamento normale del cuore.
  2. Stress sul sistema cardiovascolare: Le alte temperature costringono il cuore a lavorare di più per raffreddare il corpo. Questo aumento dello sforzo può essere pericoloso per chi soffre di problemi cardiaci preesistenti.
  3. Vasodilatazione: Il calore provoca la dilatazione dei vasi sanguigni, che può portare a una riduzione della pressione sanguigna. In alcune persone, questo può causare stress al cuore e potenzialmente portare a un arresto cardiaco.
  4. Aumento della coagulazione del sangue: Il caldo può aumentare la tendenza del sangue a coagulare, aumentando il rischio di formazione di coaguli che possono portare a infarti miocardici o stroke, entrambi fattori di rischio per l’arresto cardiaco.
  5. Aggravamento di condizioni preesistenti: Il calore può aggravare condizioni cardiache preesistenti come l’insufficienza cardiaca, aumentando il rischio di arresto cardiaco.
  6. Effetti sui medicinali: Alcuni farmaci per il cuore possono essere meno efficaci o avere effetti collaterali diversi a temperature elevate, influenzando il rischio di arresto cardiaco.

E’ fondamentale avere la consapevolezza, che il caldo eccessivo può avere conseguenze ben più gravi di una perdita di sensi.

Rimanere idratati, evitare l’esposizione eccessiva al caldo e seguire attentamente le indicazioni mediche durante i periodi di calore intenso, soprattutto se si soffre di condizioni cardiache preesistenti è fondamentale.

Altre fonti in cui si descrive la correlazione tra caldo e arresto cardiaco:

 

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