Il pomeriggio del 4 giugno 2024, la comunità di Pazzano, nella vallata dello Stilaro, è stata scossa da una tragica notizia: Andrej, un uomo di 52 anni, è deceduto per un arresto cardiaco improvviso mentre si trovava al bar.
Purtroppo, i tentativi di rianimazione sono stati ostacolati da un defibrillatore non funzionante e da un ritardo di quasi un’ora nell’arrivo dell’ambulanza.
La morte di Andrej ha evidenziato una serie di carenze nel sistema di emergenza locale.
Il defibrillatore in uso presso il comando dei vigili urbani non era operativo, e ciò ha costretto i soccorritori a fare affidamento esclusivamente sull’arrivo dell’ambulanza, che è giunta sul posto dopo quasi 1 ora.
I cittadini di Pazzano sono indignati e si sentono abbandonati dalle istituzioni. “Non si può morire per strada aspettando un’ambulanza,” hanno dichiarato, sottolineando le promesse non mantenute di una postazione di pronto soccorso nella zona.
Questo tragico evento mette in luce l’importanza cruciale della manutenzione regolare dei defibrillatori automatici e samiautomatici esterni (DAE), peraltro obbligatoria.
Un defibrillatore non funzionante equivale a un paziente morto.
La manutenzione periodica di questi dispositivi salvavita è fondamentale per garantire che siano sempre pronti all’uso in caso di emergenza.
Vi invitiamo a leggere questo articolo sulla manutenzione dei defibrillatori.
La maggior parte dei malfunzionamenti dei DAE sono imputabili a una carente o assente manutenzione, oltre che a un posizionamento scorretto degli stessi, all’impiego oltre il ciclo di vita indicato dal costruttore, al non corretto posizionamento o segnalazione che ne impedisce o ritarda l’individuazione ed il recupero e infine alla mancata sostituzione di batteria e/o elettrodi entro la data di scadenza.
La normativa che regolamenta i defibrillatori (adozione, manutenzione, segnalazione e formazione del personale) è soggetta a 3 leggi:
Oltre alla manutenzione dei defibrillatori, è essenziale riconoscere che non è possibile fare affidamento esclusivamente sui mezzi del 112/118. Le ambulanze, come dimostrato dal caso di Pazzano, possono incontrare ritardi significativi a causa di problemi di viabilità, eventi concomitanti o difficoltà nel raggiungere zone disagiate.
La presenza di DAE funzionanti e facilmente accessibili può fare la differenza tra la vita e la morte nei primi cruciali minuti di un arresto cardiaco.
Il sottotitolo dell’articolo poneva il quesito se la manutenzione ed il mantenimento dello stato di efficienza dei DAE si obbligatorio e preveda responsabilità, la risposta e SI.
Non entriamo nel merito specifico di questo caso, qualora i vigili avessero adempiuto in modo corretto alla manutenzione del DAE come definito dalla legge europea (e alle indicazioni del costruttore, come definito nella legge stessa), dalla legge 116 rivolta alla PA, non vi saranno responsabilità.
Anche per il mezzo del 118, se i motivi del ritardo sono tra quelli indicati sopra, non vi saranno responsabilità.
È necessario tuttavia prendere questo evento come riferimento e comprendere che il DAE deve essere mantenuto in piena efficienza come la norma prevede.
Tutti gli obblighi in materia di sicurezza e primo soccorso sono importanti. Ad oggi diamo molto più peso alla scadenza dell’estintore (obbligatorio nelle aziende, pubblica amministrazione, uffici, società sportive, ..) e alla scadenza dei singoli consumabili contenuti nelle cassette di primo soccorso (D.Lgs. n. 81/2008), ma non al defibrillatore.
Tutti noi possiamo fare qualche cosa: verificate le scadenza di DAE e consumabili (al lavoro, nei ambienti sportivi che frequentate, nei luoghi pubblici e in particolare le scuole dei vostri figli), e segnalate eventuali problematiche ai responsabili (e nel caso non prendessero provvedimenti immediati segnalatelo alle autorità).
Evitiamo di individuare delle responsabilità dopo, lavoriamo assieme per la prevenzione!
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