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Arresto cardiaco: si può prevenire con l’alimentazione?

Come sappiamo, l’arresto cardiaco indica il collasso completo di tutte le funzioni cardiovascolari. Questa condizione, naturalmente, rappresenta un’emergenza medica assoluta, in quanto è reversibile solo per un breve periodo di tempo, dopo il quale ogni tentativo rianimatorio risulterà inutile ai fini della ripresa della funzione dell’apparato cardiovascolare.

Lo abbiamo ripetuto più volte: senza un intervento efficace e tempestivo, il tasso di sopravvivenza è pari solo al 2%; se, invece, le manovre RCP assieme alla defibrillazione precoce avvengono nei primi 3-5 minuti seguenti all’attacco, il tasso di sopravvivenza può raggiungere anche l’85%.

Quello di cui vogliamo parlare oggi, però, ha a che fare con l’alimentazione: una dieta sana ed equilibrata può aiutare a prevenire l’arresto cardiaco? Partiamo elencando, prima di tutto, quali possono essere le cause dell’arresto cardiocircolatorio e quali sono i fattori di rischio.

L’arresto cardiaco improvviso è causato da un problema del sistema elettrico del cuore e si verifica quando quest’ultimo comincia a battere a una velocità pericolosamente elevata al punto da vibrare, cessando di pompare il sangue in maniera efficace sia agli organi del nostro corpo che al cervello. Nella maggior parte dei casi, l’aritmia che provoca l’arresto cardiocircolatorio è la fibrillazione ventricolare, ma anche le seguenti situazioni possono portare a subire un arresto cardiaco:

  • infarto del miocardio;
  • coronopatie;
  • cardiomiopatia dilatativa;
  • alcune anomalie delle valvole cardiache;
  • alcune malformazioni al cuore;
  • alcune malattie come la sindrome di Brugata e la sindrome del QT lungo.

Sappiamo, inoltre, che colpisce giovani e meno giovani: anziani, adulti, ragazzi e, purtroppo, anche bambini. Sicuramente hanno un maggiore rischio di essere colpiti da arresto cardiaco improvviso:

  • gli ipertesi;
  • chi soffre di ipercolesterolemia;
  • coloro che hanno già avuto un attacco cardiaco;
  • coloro che soffrono di scompenso cardiaco;
  • i fumatori;
  • gli obesi;
  • chi è già stato colpito da un arresto cardiocircolatorio;
  • chi ha un’anamnesi familiare di arresto cardiaco improvviso;
  • chi soffre di diabete;
  • coloro che hanno una vita molto sedentaria;
  • chi abusa di alcol e droghe (soprattutto eccitanti come cocaina e anfetamine);
  • alcuni squilibri nutrizionali, come la carenza di magnesio e potassio nel sangue;
  • chi possiede una bassa frazione di eiezioni, cioè una bassa percentuale di sangue pompata dal cuore a ogni contrazione.

Per i motivi sopraelencati, è ovvio che una dieta equilibrata, assieme ad un moderato esercizio aerobico regolare, può aiutare a prevenire l’arresto cardiaco.

Ma vediamo, nel dettaglio, quali sono gli alimenti che fanno bene al nostro cuore.

  1. FRUTTA SECCA. Noci, mandorle e altra frutta secca forniscono acidi grassi omega 3, aminoacidi e antiossidanti che aiutano a proteggere il cuore.
  2. PESCE RICCO DI OMEGA 3. Sardine, tonno, aringhe, sgombro e salmone sono i principali pesci ricchi di acidi grassi omega 3 (EPA e DHA) che diminuiscono la tendenza del sangue a coagulare e abbassano la pressione arteriosa, riducendo così il rischio di infarto cardiaco e ictus cerebrale. Inoltre, possono prevenire i disturbi del ritmo cardiaco e ridurre efficacemente l’incidenza della morte improvvisa per arresto cardiaco. Il salmone, fra l’altro, è consigliato anche dall’American Heart Association (AHA) per ridurre il rischio di infarti, insufficienza cardiaca e ictus.
  3. BROCCOLI. Ricchi di vitamine, minerali e fibre alimentari, i broccoli sono uno degli ingredienti che promuovono la salute delle arterie e del cuore. Contengono acido folico, zinco e ferro, minerali che aiutano a mantenere una buona circolazione e a evitare disturbi come l’ipertensione. Forniscono vitamine C, E e K, e fitonutrienti che rafforzano le arterie e il muscolo cardiaco. Le loro fibre alimentari riducono l’assorbimento del colesterolo cattivo (LDL) ed eliminano le tossine.
  4. CURCUMA. La curcumina, il principale composto attivo della curcuma, è nota per la sua funzione antinfiammatoria dei tessuti cardiaci, riducendo il rischio di insufficienza cardiaca e di infarto. Questa sostanza, oltre ai suoi potenti antiossidanti, aiuta anche a ridurre il colesterolo e a regolare la pressione sanguigna.
  5. FRAGOLE. I flavonoidi contenuti nelle fragole rappresentano un ottimo aiuto per la dilatazione delle arterie, prevenendo l’indurimento correlato all’ipertensione arteriosa. Ricche di fibre, vitamine e minerali che regolano i livelli di colesterolo, evitano disturbi come l’aterosclerosi, aiutano a eliminare le tossine dal sangue e a ridurre gli stati infiammatori.
  6. TÈ VERDE. È risaputo come il tè verde sia ricco di antiossidanti fondamentali per la salute del nostro apparato cardiocircolatorio. Contiene, infatti, catechine, polifenoli e isoflavoni che sono in grado di migliorare il funzionamento del cuore e della circolazione sanguigna. Gli antiossidanti del tè verde, inoltre, aiutano a rimuovere i lipidi che si accumulano nel sangue, prevenendo l’ostruzione delle arterie. Infine, la L-teanina, aminoacido contenuto in questa bevanda, riduce al minimo l’impatto dello stress ossidativo, un fattore che aumenta il rischio di gravi patologie cardiache.
  7. OLIO D’OLIVA. L’olio d’oliva, ingrediente basilare della dieta mediterranea, è anche uno dei migliori integratori alimentari per tenere a bada le malattie cardiache. Difatti, il suo alto contenuto di grassi sani favorisce la pulizia delle arterie e previene la comparsa di aterosclerosi, oltre ad aumentare l’elasticità delle arterie, favorendo la circolazione e la pressione sanguigna. Infine, questo prezioso alimento è in grado di combattere l’infiammazione e di rinforzare e proteggere il muscolo cardiaco.

 


Fonti:
Associazione italiana scompnsati cardiaci
Fondazione svizzera di cardiologia
https://www.my-personaltrainer.it
https://www.cibo360.it
https://viverepiusani.it

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