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Defibrillatore

DAE: cos'è, come funziona e perché è importante

I defibrillatori sono dispositivi salvavita che ripristinano il normale ritmo cardiaco in caso di arresto cardiaco improvviso. Ne esistono diverse tipologie, dai modelli manuali utilizzati in ambito ospedaliero a quelli impiantabili per pazienti ad alto rischio. In questo articolo, ci concentreremo sui Defibrillatori Automatici Esterni (DAE), dispositivi portatili e di facile utilizzo progettati per essere impiegati anche da personale non sanitario. Approfondiremo il loro funzionamento, la loro importanza e come utilizzarli correttamente in caso di emergenza.

Defibrillatori DAE: cosa devi sapere

Un arresto cardiaco improvviso può colpire chiunque, in qualsiasi momento. In questi casi, ogni secondo è prezioso e l’intervento tempestivo con un defibrillatore può fare la differenza tra la vita e la morte. I defibrillatori DAE (Defibrillatore Automatico Esterno) sono dispositivi salvavita progettati per essere utilizzati anche da persone non esperte, grazie alla loro facilità d’uso e alle istruzioni vocali che guidano l’utente passo dopo passo.

Ogni anno, in Italia si verificano circa 60.000 arresti cardiaci; circa 400.000 casi in tutta Europa. La maggior parte di questi arresti cardiaci avviene lontano da strutture sanitarie, il che rende l’intervento immediato ancora più cruciale​. Le vittime non sono solo anziane o persone con problemi cardiaci noti; anche i giovani e gli individui apparentemente sani possono essere colpiti da un arresto cardiocircolatorio. Purtroppo, infatti, l’arresto cardiaco è sempre più frequente anche tra i giovani adulti, spesso a causa di anomalie cardiache non diagnosticate o problemi elettrici del cuore​​. Infine, il profilo delle vittime è molto vario: può colpire persone di tutte le età, sia sportive che sedentarie. Tuttavia, uno stile di vita sano e controlli medici regolari possono contribuire a ridurre i rischi​​.

In Italia, la sopravvivenza a un arresto cardiaco è relativamente bassa, solo l’8% circa. Ciò è dovuto principalmente al fatto che solo nel 58% dei casi chi assiste ad un arresto cardiocircolatorio interviene con manovre di rianimazione cardio-polmonare (RCP), e solo nel 28% dei casi viene utilizzato un defibrillatore​ (fonte dei dati sopraccitati: ANSA.it)​​.

Ma cos’è esattamente un DAE e come funziona? In questo articolo, esploreremo tutto ciò che devi sapere sui defibrillatori DAE: dalla loro importanza e funzionamento, ai luoghi in cui trovarli e alla loro corretta manutenzione. Scoprirai come questi dispositivi rivoluzionari stanno cambiando il modo in cui vengono affrontate le emergenze cardiache e come anche tu puoi essere parte del cambiamento in corso.

Cos’è un defibrillatore DAE e perché è importante?

Un defibrillatore DAE (Defibrillatore Automatico Esterno) è un dispositivo medico progettato per analizzare il ritmo cardiaco di una persona che ha subito un arresto cardiaco e, se necessario, erogare una scarica elettrica (defibrillazione) per ripristinare un ritmo cardiaco normale.

L’arresto cardiaco improvviso è una delle principali cause di morte in Italia e nel mondo. Ogni anno, migliaia di persone perdono la vita a causa di evento cardiocircolatorio. L’utilizzo tempestivo di un DAE è importante perché può aumentare notevolmente le possibilità di sopravvivenza: fino al 75% se la defibrillazione viene eseguita entro i primi 3-5 minuti dall’arresto cardiaco. Difatti, ogni minuto che passa senza defibrillazione riduce le probabilità di sopravvivenza di circa il 10%​.

La capacità dei DAE di intervenire tempestivamente in caso di arresto cardiaco li rende strumenti fondamentali per salvare vite umane, specialmente in luoghi pubblici dove l’attesa dell’arrivo dei soccorsi potrebbe rivelarsi fatale o causare danni cerebrali irreversibili.

I defibrillatori DAE, infatti, sono progettati per essere utilizzati anche da persone senza formazione medica specifica. Grazie alle istruzioni vocali e visive che guidano l’utente attraverso ogni passaggio, chiunque può intervenire efficacemente (fonte dei dati sopraccitati: iltempo.it)​​.

Normativa italiana sui DAE

In Italia, la Legge 189 del 08/11/2012 (e successivi decreti) ha introdotto l’obbligo per le società sportive, sia professionistiche che dilettantistiche, di dotarsi di defibrillatori semiautomatici esterni (DAE) e di garantire la presenza di personale adeguatamente formato per il loro utilizzo, assicurando così la disponibilità e l’efficacia operativa del dispositivo in caso di emergenza.

Inoltre, la Legge 116 del 04/08/2021 ha reso obbligatoria la presenza di defibrillatori in diversi luoghi pubblici e ha promosso la formazione all’uso dei DAE nelle scuole e nei luoghi di lavoro​​. Questa normativa mira a migliorare l’accesso ai defibrillatori e a garantire che più persone siano in grado di utilizzarli in caso di emergenza. L’implementazione di questa legge rappresenta un passo avanti significativo nella lotta contro la mortalità per arresto cardiaco improvviso.

Come funziona un DAE?

I defibrillatori DAE sono stati progettati per poter essere utilizzati anche da personale non medico; pertanto, il loro funzionamento è semplice ed intuitivo. Di seguito, forniamo una descrizione dettagliata dei passaggi da svolgere in caso d’emergenza cardiaca.

  1. Accensione: una volta acceso, il DAE si attiva e inizia a fornire istruzioni vocali chiare e concise. Queste istruzioni guideranno l’utente passo dopo passo durante l’intero intervento di soccorso.
  2. Preparazione della vittima: il defibrillatore chiederà di scoprire il torace della vittima, rimuovendo eventuali indumenti o gioielli che potrebbero interferire con l’applicazione degli elettrodi. In alcuni casi, potrebbe essere necessario radere o asciugare la pelle del paziente per garantire un contatto ottimale degli elettrodi.
  3. Applicazione degli elettrodi: il DAE fornirà istruzioni vocali e/o visive per posizionare i due elettrodi adesivi sul torace nudo del paziente. Solitamente, un elettrodo va posizionato sotto la clavicola destra e l’altro lateralmente al capezzolo sinistro. È importante assicurarsi che gli elettrodi aderiscano bene alla pelle.
  4. Analisi del ritmo cardiaco: una volta applicati gli elettrodi, il DAE inizierà automaticamente ad analizzare il ritmo cardiaco della vittima. Durante questa fase, è fondamentale non toccare la vittima per evitare interferenze con l’analisi.
  5. Valutazione del ritmo cardiaco e scarica elettrica (se necessario): il defibrillatore, a questo punto, valuterà se il ritmo cardiaco del paziente è defibrillabile o meno. Se necessario, il DAE avviserà il soccorritore di non toccare la vittima e si preparerà automaticamente per erogare la scarica elettrica. Una volta pronto, il DAE darà l’istruzione di premere il pulsante di scarica (in caso di DAE semiautomatico) oppure erogherà automaticamente lo shock elettrico al cuore (in case di DAE automatico).
  6. Rianimazione cardiopolmonare (RCP): dopo la scarica elettrica (o se il DAE non ha rilevato la necessità di defibrillazione), il dispositivo istruirà il soccorritore a iniziare la RCP, fornendo indicazioni sul ritmo e, a seconda del modello di DAE a disposizione, anche sulla profondità delle compressioni toraciche. La rianimazione cardiopolmonare è fondamentale per mantenere efficace la circolazione sanguigna e l’ossigenazione del cervello del paziente fino all’arrivo dei soccorsi.
  7. Continuare a seguire le istruzioni: il DAE continuerà a monitorare il ritmo cardiaco della vittima e a fornire istruzioni fino all’arrivo dei soccorsi. È importante seguire attentamente le indicazioni del dispositivo e non interrompere la RCP a meno che non venga indicato dal DAE o dai soccorritori professionisti.

Seguendo questi passaggi, l’utilizzo di un defibrillatore DAE diventa un gesto semplice, ma potenzialmente salvavita e accessibile a tutti.

Per approfondire l’argomento: https://www.emd112.it/blog/guide/defibrillatore-come-funziona-e-come-si-usa/

Dove trovare un DAE?

I DAE sono sempre più diffusi in luoghi pubblici come aeroporti, stazioni ferroviarie, centri commerciali, palestre, scuole e aziende. Per individuare il DAE più vicino, puoi consultare mappe online o app specifiche, oppure è possibile cercare le segnaletiche specifiche che indicano la presenza di un DAE (simbolo di un cuore con un fulmine).

DAEdove (https://apps.apple.com/it/app/daedove/id1054503659 per dispositivi Apple o https://play.google.com/store/apps/details?id=it.squadranautica.daedove&hl=it&pli=1 per dispositivi Android), ad esempio, è un’applicazione gratuita creata per fornire all’utente una mappa dei defibrillatori DAE presenti sul territorio nazionale.

Manutenzione e controlli dei DAE

Per garantire il corretto funzionamento di un DAE, è fondamentale sottoporlo a regolare manutenzione e a controlli periodici. Non si tratta solo di un obbligo di legge, ma di un gesto di responsabilità verso la comunità. Una manutenzione trascurata di un DAE non solo mette a rischio la vita della persona colpita da arresto cardiaco, ma può anche comportare responsabilità legali per il proprietario del defibrillatore stesso.

Per assicurarsi che un defibrillatore DAE sia sempre pronto all’uso, è opportuno seguire alcune semplici regole. Prima di tutto è necessario controllare spesso il dispositivo: molti modelli di DAE, infatti, utilizzano indicatori visivi, come spie luminose, per segnalare un malfunzionamento del defibrillatore. Un secondo passo è quello di assicurarsi che la batteria sia sempre carica. La durata della batteria varia a seconda del modello di defibrillatore scelto, quindi occorre consultare il manuale del DAE per sapere esattamente quando è necessario sostituirla. Anche gli elettrodi hanno una data di scadenza: se fossero scaduti, potrebbero non funzionare correttamente. Molti defibrillatori eseguono degli autotest periodici per verificare che tutto funzioni a dovere. Un ulteriore controllo da effettuare, quindi, è quello di assicurarsi che questi test avvengano regolarmente e che non riscontrino alcun tipo di problema. E infine, almeno una volta all’anno, è buona regola far controllare il DAE da un tecnico specializzato. Questo controllo professionale garantisce una verifica più approfondita dello stato del dispositivo e permette di sostituire eventuali componenti usurati.

Un consiglio in più: tenere un registro delle manutenzioni effettuate, in cui registrare la data, il tipo di controllo effettuato e gli eventuali interventi eseguiti, può aiutare a tenere traccia dello stato del defibrillatore e a dimostrare di averlo conservato in condizioni ottimali.

Formazione sull’utilizzo dei DAE

Sebbene i DAE siano progettati per essere utilizzati anche da persone senza formazione medica, seguire un corso di Basic Life Support and Defibrillation (BLSD) è altamente consigliato. Questi corsi insegnano la tecnica corretta per effettuare la rianimazione cardiopolmonare (RCP) e l’utilizzo corretto dei DAE. Inoltre, la Legge 189 del 08/11/2012 stabilisce che le società sportive che devono garantire la presenza di personale qualificato in grado di utilizzare il defibrillatore.

Perché seguire un corso BLSD? È semplice: si imparano tecniche di rianimazione fondamentali, come la rianimazione cardiopolmonare (RCP), che è essenziale per mantenere l’ossigenazione del cervello fino all’arrivo dei soccorsi. Inoltre, si diventa esperti nell’uso corretto del defibrillatore DAE, sapendo come posizionare gli elettrodi, come interpretare le istruzioni vocali del dispositivo e come intervenire in modo sicuro ed efficace.

Partecipare a un corso BLSD aiuta anche a gestire le emergenze con maggiore lucidità e sicurezza, riducendo il panico e aumentando le probabilità di successo. Non va dimenticato che la formazione BLSD non è un corso da seguire una sola volta: è importante ripeterla periodicamente, di solito ogni due anni, per mantenere aggiornate le competenze acquisite.

Infine, come accennato in precedenza, per alcune categorie come le società sportive, sia professionistiche che dilettantistiche, seguire un corso BLSD è un obbligo di legge, necessario per garantire la sicurezza degli atleti e del pubblico presente.

Chi dovrebbe seguire un corso BLSD? In realtà, è consigliato a tutti, ma ci sono alcune categorie di persone per cui è particolarmente importante. Ad esempio, chiunque abbia un defibrillatore DAE a disposizione, che sia in casa, al lavoro, in un’associazione sportiva o in qualsiasi altro contesto. Anche il personale scolastico, gli allenatori, il personale amministrativo e gli addetti alla sicurezza, come le guardie giurate e il personale di vigilanza, sarebbe opportuno che lo seguissero. Non va dimenticato chiunque voglia essere preparato ad affrontare un’emergenza cardiaca: saper intervenire in maniera adeguata può fare la differenza tra la vita e la morte.

Dove trovare un corso BLSD? Per frequentare un corso BLSD è possibile rivolgersi a Centri di formazione accreditati (assicurandosi che il corso sia riconosciuto dalle autorità sanitarie); ad Associazioni di volontariato, come Croce Rossa Italiana, Misericordie, eccetera; alle Aziende sanitarie locali.

Quanto costa un DAE?

Il prezzo di acquisto di un defibrillatore DAE può oscillare dai 700€ fino a oltre 3.000€, a seconda della marca, del modello, della qualità e delle eventuali funzionalità extra (e avanzate) del dispositivo.

Oltre al prezzo d’acquisto, però, vanno tenuti in considerazione anche i costi di manutenzione: difatti, gli elettrodi e le batterie devono essere sostituiti periodicamente, con costi che possono arrivare fino a 550€ per una batteria.

Altre spese da considerare quando ci si appresta ad acquistare un DAE sono quelle legate agli accessori (come il kit di pronto soccorso, la segnaletica obbligatoria e gli accessori di posizionamento, come teche e armadietti) e al corso di formazione BLSD, obbligatorio in alcune circostanze, ma utile per tutti.

Per approfondire l’argomento: https://www.emd112.it/blog/news/costo-defibrillatore/

Testimonianze

Le storie di sopravvivenza all’arresto cardiaco grazie ai DAE non sono solo statistiche, ma testimonianze di vite salvate, di famiglie riunite e di speranza ritrovata. Ascoltare le voci di chi ha toccato con mano in prima persona l’importanza di questi dispositivi salvavita ci ricorda quanto sia fondamentale la loro presenza nella nostra comunità.

Di seguito potrai leggere la storia di Chiara Fornasari, bolognese di 24 anni, colpita da un arresto cardiaco improvviso mentre stava giocando a pallavolo. Fortunatamente, c’era un defibrillatore nelle vicinanze e alcune persone l’hanno usato tempestivamente salvandole la vita.

Leggi l’articolo completo: https://www.emd112.it/blog/arresto-cardiaco-chiara-fornasari-salvata-dal-dae/

Poi c’è la testimonianza di Davide Patron, noto tiktoker con oltre 917.130 follower, che ha avuto un arresto cardiaco improvviso su un treno per Parigi. È stato salvato grazie al pronto intervento di un viaggiatore e all’utilizzo di un defibrillatore DAE. Patron, vivo per miracolo, ha sottolineato l’importanza del primo soccorso e dell’uso tempestivo dei defibrillatori.

Puoi leggere la sua storia cliccando su link seguente: https://www.emd112.it/blog/cronaca/linflencer-e-content-creator-davide-patron-in-arresto-cardiaco-salvato-con-il-defibrillatore/

Conclusione

I defibrillatori DAE sono strumenti indispensabili per salvare migliaia di persone che ogni anno vengono colpite da arresto cardiaco improvviso. Conoscere il loro funzionamento e la loro ubicazione, nonché essere in grado di utilizzarli correttamente, può fare la differenza tra la vita e la morte.

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