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Il 1° defibrillatore europeo del Dottor Adriano Bencini al Museo della Storia della Medicina di Padova

Il primo defibrillatore portatile europeo, progettato e realizzato negli anni ’50 dal Dottor Adriano Bencini, luminare nel settore della chirurgia e detentore del primato della prima macchina per la circolazione extracorporea, del pacemaker e del defibrillatore,  oggi si trova presso Museo della Storia della Medicina di Padova (Musme), da quando il 12 maggio 2017, la famiglia Bencini lo ha donato al museo cittadino.

Il defibrillatore venne consegnato dal figlio Dottor Claudio Bencini, medico del pronto soccorso di Livorno.

Il defibrillatore sviluppato dal Dottor Adriano Bencini, fù progettato per un impiego più semplice ed efficace rispetto al prototipo statunitense di Claude S. Beck.

Oggi, il primo defibrillatore portatile europeo, arricchisce la collezione di oggetti che hanno fatto la Storia della Medicina moderna, dove già si trovano i modelli di cuore espiantato e rigenerato del primo cuore artificiale impiantato in Italia, donazione dell’Azienda Ospedaliera di Padova e del prof. Gino Gerosa.

Il cardiochirurgo livornese è stato tra i primi in Europa a dedicarsi allo studio del cuore e della cardiochirurgia tanto da ideare, mettere a punto e brevettare la prima macchina per la circolazione extracorporea, indispensabile per permettere i primi interventi a cuore aperto.

 

Chi era il Dottor Adriano Bencini (1922-2011)

Il Dottor Adriano Bencini, luminare della medicina, per un quarto di secolo primario del reparto di chirurgia generale.

Bencini fu tra i primi ad impiantare i pacemaker in Italia.

Nel corso degli anni nella struttura ospedaliera livornese operò centinaia di pazienti provenienti da molte parti del mondo con una sua originale tecnica per la cura dell’asma bronchiale: la “carotidoglomectomia”, per la cura dell’asma bronchiale.

A 24 anni dopo si era laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Padova.

Tra l’altro, negli anni dello studio universitario svolse alcune libere docenze all’interno di atenei di Milano, Siena, Pisa, Cagliari, Perugia e Catania.

Alla fine degli anni’40 Adriano Bencini si impratichì nella chirurgia cardiotoracica al Karolinska Institutet a Stockholm e Uppsala sotto la guida di Clarence Crafoord, Ake Senning, Erik Carlens, and Viking BjÖrk.

Alla fine degli anni 50 il defibrillatore Bencini-Parola veniva utilizzato abitualmente nella Clinica Chirurgica dell’Università di Milano.

Presso l’Istituto di Clinica Chirurgica dell’Università di Milano, dal 1949 in poi, Adriano Bencini e Pier Luigi Parola progettarono e realizzarono un defibrillatore sperimentale utilizzando elettrodi ad ampia superficie a forma di cucchiaio, come li ritroviamo nei defibrillatori moderni.

Nel 1955 Adriano Bencini con i suoi collaboratori pubblicò un vasto studio sperimentale sulla elettrofisiologia cardiaca e su esperimenti di fibrillazione-defibrillazione del cuore utilizzando un dispositivo più perfezionato.

Nel 1956 Adriano Bencini e Pier Luigi Parola publicarono il primo caso di defibrillazione di un arresto cardiaco a torace aperto riuscita con successo durante una operazione di plastica della valvola mitrale a cuore aperto utilizzando un prototipo.

Dall’anno successivo alla laurea, fino al 1961 il Dottor Bencini esercitò all’Università Statale di Milano, frequentando per lunghi periodi le più rinomate scuole chirurgiche d’Europa, come la clinica chirurgica dell’Università di Stoccolma e il settore della chirurgia toracica dell’Università di Uppsala.

Numerose le sue pubblicazioni su importanti riviste internazionali.

Nel 1961 il medico, ormai un luminare nella chirurgia toracica, decise di tornare a Livorno, la sua città di origine.

A soli 38 anni vinse il concorso come primario di chirurgia per l’ospedale cittadino e da allora, fino al 1985, ha ricoperto questo incarico con professionalità e capacità di comprendere i malati.
Per Bencini l’attività di medico era come una missione.

Bencini fu incaricato dall’Asl livornese di sviluppare la struttura sanitaria di Rosignano Solvay, quando avvenne il passaggio da clinica privata a ospedale pubblico.

Di seguito il video relativo alla donazione del defibrillatore di Bencini al Museo della Storia della Medicina di Padova.

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