Ogni anno, l’ultimo sabato di settembre, il mondo celebra la Giornata Mondiale del Cuore, un’occasione per riflettere sull’importanza di questo organo vitale e per sensibilizzare sulle malattie cardiovascolari, principale causa di morte a livello globale. Quest’anno, il messaggio è chiaro: prendersi cura del proprio cuore significa prendersi cura della propria vita.
Le statistiche sulle malattie cardiovascolari sono allarmanti. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, quasi 18 milioni di persone muoiono ogni anno a causa di malattie cardiovascolari, rappresentando un terzo di tutte le morti globali. Questi numeri sottolineano l’importanza della prevenzione e della consapevolezza.
Il modo in cui viviamo influisce direttamente sulla salute del nostro cuore. Fattori come una dieta non equilibrata, la mancanza di attività fisica, il consumo di tabacco e l’abuso di alcool possono aumentare il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari.
Tuttavia, la buona notizia è che molte di queste malattie possono essere prevenute o controllate adottando stili di vita sani:
La Giornata Mondiale del Cuore non è solo un promemoria individuale, ma anche un appello alle comunità, agli enti governativi e alle organizzazioni per promuovere ambienti che supportino scelte di vita salutari. Creare spazi pubblici per l’attività fisica, ridurre il consumo di tabacco e promuovere alimenti sani sono passi fondamentali per un futuro più sano.
Incorporare nel tessuto sociale l’importanza del cuore e dei metodi di protezione va al di là della prevenzione delle malattie cardiovascolari. Uno degli aspetti cruciali riguarda l’arresto cardiaco, una condizione grave e improvvisa in cui il cuore smette di pompare il sangue al resto del corpo. In questi momenti critici, il defibrillatore esterno automatico (DEA) diventa una risorsa inestimabile.
Il defibrillatore è l’unico strumento che può effettivamente “riavviare” un cuore in arresto, somministrando una scarica elettrica controllata al paziente. Secondo studi recenti, la possibilità di sopravvivenza di una persona in arresto cardiaco diminuisce del 10% ogni minuto senza defibrillazione. Pertanto, una presenza capillare di defibrillatori sul territorio diventa essenziale per assicurare un intervento tempestivo.
BLS-D sta per Basic Life Support-Defibrillation, una formazione essenziale che insegna le basi del supporto vitale e l’uso del DAE. I first responder, siano essi professionisti medici o semplici cittadini, possono fare la differenza tra la vita e la morte se adeguatamente formati.
I corsi di formazione BLS-D non solo insegnano come utilizzare il DAE, ma anche come effettuare la rianimazione cardiopolmonare (RCP) e altre tecniche di primo soccorso che possono stabilizzare una persona in attesa di assistenza medica specializzata.
Il fatto che un crescente numero di persone frequenti corsi di primo soccorso e BLS-D significa che in caso di emergenza ci sarà una maggiore probabilità che qualcuno nelle vicinanze sappia esattamente cosa fare. Questo accorcia i tempi di intervento, riducendo i rischi associati all’arresto cardiaco e aumentando le possibilità di sopravvivenza.
Il cuore è al centro della nostra esistenza, simbolicamente e letteralmente. Prendersi cura di esso attraverso scelte consapevoli e stili di vita salutari può garantire una vita più lunga e di qualità. In questa Giornata Mondiale del Cuore, riflettiamo sulle azioni che possiamo intraprendere, sia come individui che come società, per proteggere questo organo vitale.
La prevenzione delle malattie cardiovascolari e la formazione in primo soccorso sono due facce della stessa medaglia. Una comunità informata, equipaggiata e preparata può affrontare meglio le emergenze e garantire che il cuore, simbolo della nostra vitalità, continui a battere forte e sano. In questa Giornata Mondiale del Cuore, riflettiamo non solo sulle azioni preventive ma anche sull’importanza di essere pronti ad agire quando conta di più.
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